Io certe volte, mi confesso, devo dire la verità, mi fa anche rabbia dirlo, certe volte mi arrabbio, le dico “basta non fare così”. Però io dico che forse non siamo preparati, secondo me ci vuole anche una preparazione per poter stare accanto a queste persone.”
La figlia di una persona con demenza
Ciao! In questo articolo vorrei iniziare a spiegarti uno dei disturbi comportamentali più frequenti nella persona con demenza: le domande ripetitive che ci pone in continuazione
Questo comportamento può far innervosire molto il caregiver, che potrebbe pensare che la persona o non stia ascoltando o che lo stia facendo di proposito.
In realtà, spesso, la persona ha invece dimenticato di averlo chiesto (o ha dimenticato ciò che le avete detto) poiché la sua memoria non è più in grado di immagazzinare gli eventi recenti. In altri casi invece, queste domande possono essere legate ad altri fattori.
Prima di tutto valutate sempre che non ci sia un motivo esterno (per un approfondimento su questo tema clicca qui); una volta fatto questo dovete valutare se il problema della persona è dato dalla sua memoria o da altri fattori.
Per fare questa distinzione ponete alla persona una domanda di chiarimento (ad esempio: se la persona chiede spesso <
Per risolvere questa problematica provate ad eseguire i tre seguenti passaggi:
Chiaramente questa tipologia di risposta è utile quando la persona non ricorda cosa avete risposto.
Nel caso in cui invece, la persona ricordi cosa vi ha chiesto e/o cosa avete risposto le cause delle domande ripetitive possono essere legate a fattori come il bisogno di attenzione, rassicurazione e contatto sociale
Questi tre bisogni, tendono ad essere espressi con ripetitività dalle persone perché non vengono soddisfatti nell’immediato.
Ad esempio: se un anziano suona spesso il campanello della camera, magari all’inizio ci si va sempre, ma quando ci si rende conto che non c’è nulla in particolare la nostra frequenza di risposta diventa più bassa. Questo fa si che l’anziano suoni sempre più spesso, anche solo per avere compagnia o per essere rassicurato del fatto che se dovesse suonare qualcuno arriva.
ATTENZIONE: questo non significa ignorare la richiesta, ma NON RINFORZARLA.
Ad esempio, quando la persona chiede incessantemente di qualcuno che non c’è più è inutile rispondere con la realtà dei fatti, questo perché la persona è convinta che chi sta cercando esista in questo tempo (se ti chiedi perché parlo di tempo prova a spulciare nei post precedenti). Possiamo però guardare insieme le fotografie di questa persona e farci raccontare le storie che la riguardano (in questo modo stiamo anche stimolando la memoria!).
Come puoi notare, ogni disturbo comportamentale ha diverse cause, la cosa più importante da fare è quindi quella di comprendere le cause e lavorare su di esse.
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