“Lui è cambiato completamente, della persona che era non c'è più niente.”
La moglie di una persona con demenza
È stato scritto molto sulla confusione e la perdita di memoria dovuti alla demenza. Ci sono però altri sintomi che non sempre vengono considerati, ma che reputo fondamentali conoscere per riuscire a stabilire una quotidianità armonica con la persona con demenza: i disturbi comportamentali. Questi disturbi sono comportamenti imprevedibili e irregolari che possono svilupparsi mentre la malattia progredisce (per conoscere gli stadi della malattia clicca qui).
Alcuni di questi sintomi sono cambiamenti di personalità e carattere che possono essere molto allarmanti e inquietanti, mentre altri possono essere sottili e meno percepibili (come ad esempio un cambiamento di voce che passa da un tono gentile ad uno cattivo e sarcastico)
Purtroppo, sono poche le cose che si possono fare per modificare questi comportamenti, credo però che la loro comprensione possa portare ad una maggiore consapevolezza, con la conseguente accettazione e adattamento al cambiamento.
I disturbi (o sintomi) comportamentali costituiscono un problema clinico di non sempre facile gestione, nonché una pesante fonte di stress e sovraccarico assistenziale per i familiari.
Si tratta di comportamenti imprevedibili e irregolari che possono svilupparsi con il progredire della malattia. Di solito, i sintomi a comparire più precocemente sono quelli legati alla sfera affettiva (ansia, preoccupazione eccessiva, tristezza), mentre negli stadi più avanzati della demenza diventano più frequenti i disturbi del comportamento, del pensiero e quelli percettivi (agitazione, erronei riconoscimenti, deliri etc.).
Non tutti i disturbi sono contemporaneamente presenti nella stessa persona e in ogni soggetto questi sintomi assumono espressioni diverse, sia per quanto riguarda la forma che per la gravità/intensità del comportamento.
Vi sono ormai diverse evidenze che dimostrano come alcuni “comportamenti problematici” della persona con demenza rappresentino una risposta ad esperienze di dolore o di disagio fisico, al bisogno di contatti sociali oppure una reazione alla noia e all’inattività.
Questi comportamenti sono il risultato delle cellule cerebrali che si sono danneggiate con il decorso della malattia.
Prima di spiegarvi come “risolvere” alcuni di questi comportamenti, trovo fondamentale che si proceda indagando le cause esterne che potrebbero portare la persona con demenza a mettere in atto questi atteggiamenti.
Dobbiamo quindi valutare se:
Ecco alcuni esempi pratici:
Tutte le situazioni descritte in precedenza possono mettere le persone con demenza in una condizione definita “overload”. Questo comporta l’accumulo troppi stimoli contemporaneamente al loro cervello e quest’ultimo non riesce a farvi fronte. Di conseguenza essi sperimenteranno uno stato di ansia e smarrimento.
Immagina di trovarti in una stanza che non riconosci, non sai come ci sei arrivato. Immagina che questa stanza sia molto affollata di persone che parlano tutte insieme e magari che ci sia anche musica ad alto volume. In questa stanza l’illuminazione è bassa e tu non vedi nulla, di punto in bianco insieme ai suoni forti e al chiacchiericcio si aggiungono delle luci stroboscopiche. Considerando che non sai dove sei e come sei arrivato li, come ti sentiresti? Ecco, questa sensazione di ansia e di smarrimento che puoi immaginare potrebbe essere una di quelle che una persona con demenza può sperimentare.
Le difficoltà comportamentali possono anche essere il risultato di un vero disagio fisico che non riesce ad essere comunicato.
Assicurati che la loro rabbia e ansia non derivino da dolori articolari, costipazione, crampi o altri dolori fisici, che i loro vestiti non li disturbino e che non siano troppo caldi o troppo freddi.
Come puoi notare, i disturbi comportamentali hanno diverse sfaccettature e dipendono da molteplici fattori, sia di carattere neurologico, sia da un bisogno che le persone con demenza non riescono ad esprimere. All’inizio sarà complicato capire da che cosa siano scatenati e se la causa sia modificabile o meno per questo, nel prossimo articolo inizierò a spiegarvi quali sono i principali disturbi comportamentali nella demenza e come possiamo farvi fronte.
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