Cambiamento

 
 
Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto

(Warren G. Bennis)

In questa pagina vorrei spiegarti cos’è il cambiamento, come funziona e cosa affronteremo insieme nel nostro percorso.

Cos’è il cambiamento?

Dal dizionario di psicologia di Galimberti: per cambiamento si intende la trasformazione di un individuo come processo di autorealizzazione o come risultato della tendenza al mutamento e delle resistenze ad esso.

Difficile vero?

In parole più semplici, per cambiamento si intende la trasformazione di una persona che può avvenire per due motivazioni: perché egli vuole realizzarsi in qualcosa di importante per lui oppure come semplice risultato della spinta al cambiamento che abbiamo insita dentro di noi e delle resistenze che mettiamo in atto contro questa spinta.

Quando non ci sentiamo adeguati alla situazione che stiamo vivendo, attraversiamo un periodo nero o quando la nostra immagine non ci piace più, la prima cosa che ci viene da pensare è “Basta! Da domani cambio tutto”.

Inevitabilmente la domanda successiva è “come farò?”.

Cambiare in modo da stravolgere la propria vita o cambiarne anche solo un aspetto a volte può risultare molto difficile. Questo accade perché l’uomo è sì spinto dalla motivazione al cambiamento, ma anche naturalmente impaurito dall’ignoto.

L’ignoto infatti, può essere spesso spaventoso e pieno di difficoltà che possono essere maggiori rispetto a quelle che già viviamo.

Descrivere il percorso che porta ad un Cambiamento è molto difficile. Credo che il modo più semplice sia analizzarlo attraverso alcuni step (non necessariamente consecutivi) che ho pensato possano essere quelli più rappresentativi.

Problem solving

Cambiare significa prima di tutto arrivare alla consapevolezza che qualcosa nella nostra vita non va, o non funziona come vorremmo. Una volta che abbiamo raggiunto questa conoscenza tentiamo di capire come poter cambiare questa situazione. In questo momento stiamo mettendo in atto quello che in psicologia viene chiamato problem solving: tentiamo cioè di risolvere il problema che abbiamo di fronte. Come? Spesso capita di utilizzare soluzioni che abbiamo già sfruttato in precedenza e che avevano dato risultati positivi.

Nel caso in cui queste non funzionino iniziamo ad avere delle difficoltà.

Poniamo, ad esempio, di essere abituati a fare sempre la stessa strada per andare al lavoro ma oggi sia chiusa. Abbiamo solitamente un’altra strada da poter percorrere per raggiungerlo. Ma se entrambe fossero chiuse? Dovremmo trovare un terzo percorso possibile per poter raggiungere la meta.

Nel momento in cui si tratta di strade, la soluzione non è difficile, abbiamo un piano B e quando serve un piano C.

Ma quando si tratta della nostra vita? Quando si tratta di dover scegliere tra un lavoro che ci piace tantissimo ma ci porterà lontano dai nostri affetti o tenere il lavoro che non ci piace ma vicino a casa, cosa sceglieresti?

Zona di comfort

Di base, quello che ti si chiede di scegliere è: esco (o allargo) i confini DELLA mia zona di comfort o resto tranquillamente sul divano NELLA mia zona di comfort?

Ma prima di tutto, cos’è la zona di comfort?

Secondo White la comfort zone indica la condizione mentale in cui la persona agisce in uno stato di assenza di ansia, con un livello di prestazioni costante e senza percepire un senso di rischio. È una condizione di routine, di familiarità e di sicurezza che la fa sentire a proprio agio senza correre rischi o percepire dei pericoli.

Negli ultimi anni si è discusso molto sul fatto che poter uscire dalla zona di comfort potesse essere la panacea di tutti i mali. In realtà non è proprio così.

La zona di comfort non è sempre negativa, anzi di tanto in tanto è utile tornare in quello spazio in cui ci sentiamo sicuri per poter elaborare le nostre esperienze.

Per poter migliorare noi stessi e cambiare le nostre abitudini dobbiamo però lavorare sui suoi confini, in modo da passare da una zona di comfort fissa e immutabile ad una zona più flessibile e modificabile, che ci permetta di migliorare.

Resistenza al cambiamento

Per resistenza al cambiamento si intende quella forza che ci spinge a restare nella nostra zona di comfort, fino ad arrivare all’omeostasi tipica delle abitudini.

L’individuo che non riesce a superare la resistenza si trova in una situazione di stallo tra ciò che vorrebbe cambiare e ciò che lo rende sicuro e stabile.

Per descrivere visivamente questa situazione immaginatevi di essere chiusi all’interno di una stanza (la vostra comfort zone). Ciò che è fuori dalla stanza rappresenta invece il cambiamento. La resistenza al cambiamento può essere rappresentata dalle scuse che trovate continuamente per non alzarvi ad aprire quella porta.

Spero di essere riuscita a spiegarti, nel modo più semplice, cosa sia il cambiamento e come affrontarlo.

Avrai capito che non esiste un modo univoco per affrontare il cambiamento. Infatti, esso dipende da una moltitudine di fattori:

  • - L’autostima
  • - La capacità di risolvere i problemi
  • - La capacità di prendere decisioni
  • - La capacità di proiettarsi nel futuro e vedere le conseguenze delle varie decisioni prese
  • - La gestione delle proprie emozioni sia positive che negative
  • - La motivazione al cambiamento
  • - Le credenze personali (ad esempio pensare che il problema sia irrisolvibile)
  • - Le influenze negative dell’ambiente (ad esempio un atteggiamento di disappunto di una persona a noi cara verso la decisione che stiamo prendendo)
  • - La resistenza al cambiamento

Cosa possiamo fare insieme?

Quando ci troviamo davanti ad un cambiamento e non riusciamo a prendere una decisione ci sentiamo come se vivessimo in simbiosi con quella situazione. Come se ogni giorno ci portassimo il peso di ciò che stiamo vivendo e che questo vada piano piano ad allargarsi a tutti i contesti della nostra vita.

Nei nostri incontri dopo una fase conoscitiva (troverai un approfondimento qui), saggeremo tutti quei fattori legati al cambiamento (come ad esempio l’autostima, il problem solving e la motivazione) e insieme capiremo quali tra questi sono per te risorse e quali invece vanno implementati. Fatto questo, vaglieremo le possibili scelte, e attraverso alcuni strumenti individueremo le strategie più adeguate a farvi fronte portandoti così ad eliminare il tuo malessere ed essere più consapevole delle tue scelte.

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